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Secondo il New York Times, Google ha 160 ingegneri che lavorano al Project Magi.

Project Magi è un trampolino di lancio per il nuovo motore di ricerca che Google ha intenzione di rilasciare. Il nuovo motore di ricerca sostituirà Google come lo conosciamo.

Non ci sono molti dettagli sul nuovo motore di ricerca, ma ci sono dettagli sul Project Magi.

Ecco alcune considerazioni di Neil Patel che vi condivido.

Interfaccia simile a una chat, un po’ come ChatGPT

Google vuole rendere la ricerca più simile a una conversazione.

Immagina di fare delle domande ad una persona e di ricevere risposte. Un po’ come ChatGPT.

Oppure pensa a come interagite con Google Home, ma in una versione più smart e intelligente. In grado di imparare non solo da come hai fatto conversazione in passato, ma anche di imparare al volo mentre si pongono le domande.

Questo nuovo Project Magi è lo step successivo nell’ambito della ricerca. Ognuno di noi quando fa una ricerca online, vuole ottenere una risposta pertinente ed adatta a quello che sta cercando.

Oggi abbiamo 10 risultati organici della pagina di Google. Questo modello probabilmente passerà per dare spazio a risultati più conversazionali.

Il grande cambiamento, tuttavia, non è questo, ma il modo in cui Google contribuirà a facilitare le transazioni.

Pagamenti e acquisti direttamente da Google?

Che si tratti di un paio di scarpe o della prenotazione di un volo, Google inizierà a gestire le transazioni su Google.

Perché si deve andare su un altro sito web per acquistare un paio di scarpe?
Perché Google non può semplicemente mostrare un paio di scarpe che desideri in base a ciò che sa di te e poi lasciarti acquistare con un click, senza dover entrare nel sito web?

Dal numero di scarpe al colore preferito, fino a capire se servono scarpe larghe o strette. O come le diverse marche abbiano taglie diverse.

Tra l’altro, Google Pay, si integrerebbe perfettamente con questa funzione.

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Che cosa significa tutto questo per gli addetti al marketing?

La buona notizia è che le aziende e brand avranno ulteriori possibilità di sviluppo marketing SEO e advertising su Google.

Google è un’azienda ed è quotata in borsa… il che significa che non ha altra scelta se non quella di guadagnare e deve farlo in modo redditizio.

Ma probabilmente il modo in cui gli annunci funzioneranno nel lungo periodo cambierà.

Attualmente gli annunci si pagano con costo per click. Quando la campagna inizia a generare conversioni, si trasforma in costo per acquisizione e poi lo si modella in base a una prospettiva di profitto e perdita.

Se è redditizio e genera conversioni a costi costante, si spende di più (o almeno si cerca di farlo) per ottenere più clic e conversioni. Se non è redditizio, si riduce la spesa per clic.

Secondo Neil Patel, Google finirà per passare a un modello di costo per acquisizione alla fine. Questo semplifica le cose per il marketer e può creare una migliore esperienza per l’utente. Un esempio in questa direzione sono le campagne Performance Max.

Inoltre, con questo modello, se il sito web non è eccellente, si può comunque guadagnare, dato che il tutto avviene all’interno di Google.

Dal punto di vista del SEO, ci sono sempre parole chiave che portano traffico ad un sito web.
Poco più di 18 mesi fa, per guardare il meteo bisognava entrare in un sito web come ilmeteo.it. Oggi Google lo mostra direttamente nei risultati, senza dover entrare in nessun sito web specifico (risultati zero click).

Si può pensare magari che così si genera meno traffico al sito web, ma in realtà non è così. Secondo Danny Sullivan:

“In realtà, Google Search invia miliardi di clic ai siti web ogni giorno, e abbiamo inviato più traffico al web aperto ogni anno da quando Google è stato creato.”

Queste nuove funzionalità comunque mi aspetto che aumentino il traffico su Google, contribuendo a compensare alcuni dei click che verrebbero sottratti al sito web.

La nuova forma di SEO si concentrerà molto di più sulla vendita che sul posizionamento. Giusto? In ottica performance marketing si.

Davide Ambrami

Dal 2013 mi occupo di Campagne Google, SEO e Digital marketing, come consulente e in aziende internazionali, Philips e Air Liquide, come Digital Manager con vari ruoli e responsabilità su progetti digitali. Nel 2015 ho avviato Perimeter, agenzia di performance marketing, content creation e Google Partner.