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Come ottimizzare campagne Google? Perchè le campagne Google non funzionano?
Queste sono le domande più comuni che aziende ed advertiser si fanno quando si imbattono nel mondo delle campagne Google Ads.

Ma per raggiungere gli obiettivi prefissati per una campagne Google, ci sono degli errori assolutamente da non commettere per evitare di abbassare drasticamente le performance delle campagne.

In questo articolo ti mostro gli errori più comuni che ho affrontato io stesso nel corso degli anni lavorando sulle campagne Google Ads, raggruppati in 3 macro aree.

Errori di contenuto su annunci e landing page

Gli errori di contenuti riguardano soprattutto l’efficacia degli annunci e l’ottimizzazione delle pagine web di atterraggio delle campagne Google Ads:

  • Non considerare l’analisi sull’efficacia dell’annuncio. Google ti mostra quanto efficaci sono i tuoi annunci rispetto alla completezza delle informazioni inserite e alla rilevanza per le parole chiave selezionate per la campagna. Un annuncio valutato come “Eccellente” otterrà migliori risultati rispetto ad un annuncio “Scadente”. Ho scritto un articolo su come scrivere l’annuncio perfetto tenendo conto dei vari elementi che Google mette a disposizione;
  • Inserire pochi titoli negli annunci Google. Il miglior modo per avere annunci efficaci è inserire il maggior numero di varianti possibili (15 titoli);
  • Fare errori di grammatica. Direi che qui non c’è molto da dire;
  • Descrizioni senza CTA e parole chiave. Questo penalizza di molto l’efficacia degli annunci pubblicitari;
  • Estensioni o asset aggiuntivi assenti. Questi elementi aggiuntivi danno valore all’annuncio e fanno la differenza nel ranking rispetto ai competitor
  • Titoli bloccati. All’inizio anch’io bloccavo i titoli perchè avevo trovato uno schema di annunci che funzionava molto. Recentemente Google però ha migliorato sensibilmente l’AI e facendo vari testi ho visto come lasciando che sia Google a mostrare i titoli più performanti, il CTR era cresciuto e il CPC abbassato;
  • Pagina web generale e non SEO oriented. Troverai molti consigli come “scrivi una landing page efficace, pulita, semplice”. Questi suggerimenti sono molto vaghi. il mio consiglio è di costruire una pagina web che abbia questi elementi: allineamento keyword con campagna (non indirizzare alla homepage), CTA e descrizioni chiare e in linea con la conversione che ti aspetti dalle campagne, caricamento veloce. Questi elementi fanno il 90% del successo. Più ottimizzate e verticali sono le landing page, più la campagna e tutti gli elementi in essa saranno performanti.
annuncio google perfetto davide ambrami

Errori nell’impostazione delle parole chiave

Le keyword sono il cuore, l’elemento cardine delle campagne Google. sbagliare queste significa spendere tanto e ottenere nulla. Ecco gli errori più comuni nelle campagne Google Ads:

  • Inserire troppe keyword per gruppi di annunci. Per esperienza, consiglio massimo 10-15 keyword per gruppi di annunci. Troppe keyword rischiano di mandare in tilt l’ottimizzazione del budget per keyword
  • Inserire solo keyword generiche o solo keyword esatte. Recentemente Google ha rilasciato il formato Performance Max che funziona bene con keyword generiche. Ma in ogni caso, queste funzionano in una prima fase di “discovery”. Una volta che abbiamo capito quali sono le keyword giuste, bisogna trasformarle in corrispondenza a frase o esatte per ottimizzare le performance e non disperdere il budget su keyword non in target
  • Non inserire le parole chiave nei titoli e non utilizzare l’inserimento dinamico delle parole chiave. Per ottenere annunci efficaci, devi inserire le parole chiave del gruppo di annunci, nell’annuncio stesso. Consiglio di testare anche l’inserimento dinamico, utile a far apparire esattamente la keyword che l’utente ha cercato.
  • Non inserire le keyword nel percorso visualizzato
  • Non includere/escludere i termini di ricerca. Il miglior metodo per far performare le campagne Google è includere ed escludere i termini di ricerca. Così le campagne spenderanno su keyword in target e non su keyword che non interessano e che non convertono
  • Non valutare il punteggio di qualità. Il punteggio di qualità è un elemento fondamentale per valutare se la tua campagna funziona o meno. Ho scritto un articolo di approfondimento su come migliorare il punteggio di qualità delle campagne google ads
  • Non ottimizzare in base alla localizzazione. Se fai campagne in zone geografiche specifiche, è inutile spendere budget per sponsorizzare l’attività in altre zone.
Punteggio di qualità campagne Google Ads cos’è e come migliorarlo davide ambrami 2

Errori nel monitoraggio e tracciamento delle conversioni

Non impostare il tracciamento delle conversioni o i parametri UTM significa lanciare la campagna a metà. Google non può ottimizzare le campagne se non sa qual è l’obiettivo finale che vuoi raggiungere. Ecco gli errori più comuni:

  • Non inserire parametri UTM. I parametri Urchin Tracking Module (UTM) sono cinque varianti di parametri URL utilizzati per monitorare l’efficacia delle campagne di marketing online attraverso le fonti di traffico e i media di pubblicazione. Non incidono sul rendimento della campagna, ma ti servono per valutare l’efficacia della campagna.
  • Non tracciamento delle conversioni. È uno degli errori più comuni nelle campagne Google Ads e anche quello che influisce maggiormente sul risultato finale. Impostare le conversioni permette all’IA di andare ad ottimizzare le campagne in base all’obiettivo e proporre consigli di ottimizzazione in linea con le conversioni che vuoi ottenere. Le conversioni possono essere varie: compilazione form, chiamata, attivazione mappe. Le puoi anche personalizzare, per esempio >1 minuto di sessioni sul sito web.

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Conclusioni

Un’ultima considerazione generale è sui “Consigli”, tab dedicata su Google Ads dove Google fornisce consigli per ottimizzare le campagne. Non bisogna ignorare questa Tab, ma neanche accettare tutti i consigli che Google propone.

Ricordati che Google è sempre un’azienda che guadagna sulla spesa pubblicitaria, quindi in qualche modo i consigli proposti a volte possono non coincidere con gli obiettivi o impostazioni della campagna.

Davide Ambrami

Dal 2013 mi occupo di Campagne Google, SEO e Digital marketing, come consulente e in aziende internazionali, Philips e Air Liquide, come Digital Manager con vari ruoli e responsabilità su progetti digitali. Nel 2015 ho avviato Perimeter, agenzia di performance marketing, content creation e Google Partner.